Maria e Consolata
Due cuori un unico sentire…
Due sorrisi la stessa gioia…
Due intelligenze un solo intento…
Di chi parlano queste espressioni poetiche?
Di due gemelle siamesi nate al Consolata Hospital di Ikonda il 19 novembre 1997.
Erano intrecciate in modo del tutto anomalo. Un vero mistero clinico, afferma un dottore.
Tutti pensarono che sarebbero morte presto, per cui, ottenuto il permesso dei genitori, Sr. Virgiliana le battezzò con i nomi di Maria e Consolata.
Rifiutate dai genitori, morti poco tempo dopo, furono temporaneamente affidate dai servizi sociali all’ospedale di Ikonda. Un temporaneo… per sempre!
I primi due anni furono difficili. Un intervento per separarle fu sempre considerato impossibile. E così le due sorelle sono cresciute una guardando l’altra.
Ambedue sorridenti, occhi scrutatori, ma con due personalità spiccatamente differenti: più monella Maria, più posata Consolata.
Furono subissate dall’amore e dalle cure di Sr. Magda, alla quale un giorno dissero: ‘Suora, ci siamo consultate e abbiamo deciso di nominarti nostra mamma. Accetti?’ Un fiume di lacrime dagli occhi di Sr. Magda! Un bacio, una carezza, un abbraccio…e loro mamma diventò.
La loro determinazione fu grande: alla missione di Ikonda frequentarono l’asilo e la scuola elementare, distinguendosi per intelligenza e ottimi risultati.
Procedettero con le scuole superiori a Ilamba, sorprendendo tutti all’esame di maturità. E loro sognavano! Un sogno proibito per molti.
Non si arresero, e nel 2017 si iscrissero all’Università Cattolica di Iringa per studiare Pedagogia. Il loro sogno era di diventare maestre.
Purtroppo, presto sopraggiunsero delle complicazioni cardiache. Mentre erano ricoverate a Dar es Salaam il Presidente della Tanzania fece loro visita. Poi furono rimandate a Iringa. Il Signore le chiamò a sé la sera del 2 giugno 2018.
Maria e Consolata! Un mistero di vita assieme: sempre assieme, tutto assieme! Chi potrà indovinare i loro sentimenti, ciò’ che si sussurravano e comprendere la loro sofferenza? Spesso chiedevano: ‘Perché noi siamo così?’ La posero anche al Vescovo di Njombe il giorno della loro Cresima. Risponda chi può.
Spesso mi chiedevo: come sarà il loro ritorno al Padre? Non potevo immaginare che una potesse sopravvivere all’altra. Così fu. Prima Maria, e pochi minuti dopo Consolata. Coscienti delle loro gravi condizioni poco prima chiesero perdono per il disturbo recato durante la loro vita. Commovente! Credo che il Signore le abbia accolte come martiri. Non sangue versato ma una vita per gli altri. Finalmente dal Signore, loro gioia e loro premio, avranno avuto risposta certa alla loro domanda. La immagino: ‘Perché foste sacrificio di espiazione per molti. E per voi ho un paradiso tutto particolare.”
Il loro GRAZIE è un sorriso. Il 6 giugno 2018 fu celebrato il funerale presieduto dal Vescovo di Iringa, affiancato da quello di Njombe, nella cui diocesi si trova l’ospedale di Ikonda. Grande e commovente fu la partecipazione da parte degli studenti di ogni fede e di molti altri. Presente pure il Ministro dell’Educazione e molte autorità. I giornali e la televisione ne parlarono a lungo e la notizia fu trasmessa da Agenzie di molti altri Paesi. Maria e Consolata, cenerentole alla nascita, regine alla morte!
Maria e Consolata erano nel cuore di tanti. Ora riposano in pace nel cimitero di Tosamaganga, ma soprattutto nel cuore di Dio.
Giuseppe Inverardi