Un anno fa (nel 2019) abbiamo lasciato la Tanzania.
Ora siamo ritornati nuovamente raccogliendo il caloroso invito del Vescovo della diocesi di Singida, e abbiamo iniziato a prestare la nostra opera presso l’ospedale di Makiungu.
Il vescovo, Mons. Edward Mapunda, non solo ci ha invitati, ma ci ha accolto con calore chiedendoci di aiutarlo a gestire questo suo ospedale che necessita di tutto, per evitare che in breve tempo vada incontro alla chiusura per mancanza di mezzi.
Questo vescovo è una vecchia conoscenza perché era venuto due o tre volte a Ikonda e aveva portato anche sua mamma per cure.
Abbiamo accolto il suo invito proprio perché è un ospedale povero e il vescovo vuole che resti al servizio dei poveri.
Eccoci dunque a Makiungu Hospital.
P. Alessandro Nava e Dr.ssa Manuela Buzzi
La storia
Tutto iniziò nel lontano 6 novembre 1954, quando due suore irlandesi della congregazione MMM (Medical Missionaries of Mary) giunsero a Makiungu su invito dell’allora Vescovo della diocesi di Singida, Mons. Patrick Winters. Lo scopo primario era dare assistenza alle donne partorienti, ai bambini e avviare una scuola per infermiere.
A partire dal 1956, giunse anche Suor Mary Sybil Magan, una dottoressa. Nei decenni successivi I’ospedale visse un grande sviluppo diventando uno dei migliori ospedali di tutta la zona centrale della Tanzania. Dal 2008, il Makingu Hospital divenne DDH (district designated Hospital). In principio questo fu visto come una grande opportunità, poiché il Ministero della salute avrebbe contribuito agli stipendi di una parte del personale; tuttavia, col passare del tempo, questa scelta portò alla perdita del controllo dell’ospedale, alla burocratizzazione del sistema che rallentò fortemente le procedure, nonché a un declino della qualità dei servizi e dell’ospedale in generale.