Capita spesso che visitatori e ospiti che vengono a Ikonda ci rivolgano molto domande sul nostro lavoro, sull’ospedale, sugli ammalati, sulla vita della gente, sulla nostra vita e sul perchè siamo qui.
“Ma perchè lavorate qui? Ma come fate a vivere e lavorare in un posto così isolato, lontani dal mondo, dalle comodità, da un minimo di vita sociale….”
Un giorno un canadese si lasciò sfuggire questa frase:
“Here you are in the middle of nowhere” (qui voi siete nel mezzo del nulla).
Altre domande ancora ce le vorrebbero fare, ma forse non osano. Noi però le intuiamo: riguardano anche la vita, le scelte e la sfera personale di ognuno di noi.
La risposta a queste e altre domande non possono che venire dal di dentro.
Così come il segreto della felicità non e’ nel posto, nelle comodità, nella società, nell’appagamento di sé, ma dentro di noi.
Certo ci vogliono motivazioni, ci vuole fede, ci vuole Dio.
Credo che se questo mondo ha potuto ospitare i passi di Gesù Cristo come uomo e come Dio, se e’ vissuto un uomo come Gesù, allora e solo per questo per ognuno di noi vivere ha senso. Ci vuole un rovesciamento sull’esempio di Gesù.
Spesso mi dico e affermo che a Ikonda bisogna “esserci per gli altri”.
E’ naturale che poi queste parole comportino dei rischi, delle rinunce, dei sacrifici….ma anche gioia e felicità.
Ma cosa ti riempie il cuore?
No, noi non siamo né eroi, né santi, né gente di un altro mondo. Siamo persone normali e nella quotidianità cerchiamo di tradurre quelle semplici parole che sono anche il motto del logo di Amici Ikonda Hospital: “…e si prese cura di lui”. La stessa parabola del Samaritano termina con queste parole: “Allora Gesù disse: va e anche tu fa’ lo stesso” (Lc. 10,37).
P. Sandro